Un vecchio slavo col borsone,
voleva vendermi acquavite fatta in casa,
pulita, secca, potente.
L’ho comprata.
Oro trasparente in bottiglie di polietilene tereftalato .
E l’ho bevuta con lui,
a piccoli sorsi,
per difendersi dal vento gelido
che non fa sciogliere il ghiaccio.
Respiro l’odore balsamico dell’alcool
e del mondo antico infuso in esso,
volatile. Incolore.
Poi, alleggerito, torno alle mie monotone faccende itineranti
e guardo il vecchio allontanarsi lento
con un passo che pare incerto.
…
G.U.